La pubblicità sul web è un mezzo per raggiungere i propri clienti in modo certo e a costi contenuti. Lo abbiamo visto nell’articolo relativo alla pubblicità sui motori di ricerca, quando abbiamo parlato delle differenze rispetto alla pubblicità tradizionale e dei motivi per cui sia più efficace di quella fatta su giornali, affissioni, tv e radio.
Abbiamo inoltre detto che mentre la pubblicità sui motori di ricerca soddisfa una domanda che cerca attivamente i beni e servizi correlati (la cosiddetta domanda consapevole), la pubblicità sui Social Network raggiunge le persone che potrebbero averne bisogno, in base ai loro comportamenti e agli interessi dichiarati (altimenti detta domanda latente).
Continuiamo l’analisi di quest’ultima forma di comunicazione online analizzando il servizio pubblicitario di un altro Social Network, Twitter Ads.
Indice
- Twitter Ads: cos’è e come funziona
- Come impostare una campagna pubblicitaria con Twitter Ads
- Conclusioni
Twitter Ads: cos’è e come funziona
Come per Facebook, anche Twitter mette a disposizione delle aziende diverse soluzioni per fare Social Media Marketing. Twitter Ads è la soluzione per entrare in contatto con il proprio pubblico instaurando conversazioni di valore.
Gli annunci di Twitter consentono alle aziende di connettere la propria attività alle conversazioni delle persone, nei momenti e nei contesti giusti, e consentono di amplificare la portata dei messaggi rispetto ai tweet “organici”, creando un forte legame anche con la base di seguaci esistenti. Anche su Twitter gli annunci si inseriscono tra i messaggi pubblicati dai propri followers, e sono simili nel formato per possibilità di mettere mi piace, retwittare e rispondere allo stesso annuncio; se ne differenziano in quanto sono etichettati come “sponsorizzati”.
Questa piattaforma, nella sua logica di funzionamento, è simile alle Inserzioni di Facebook; se ne differisce, tuttavia, in quanto gli annunci sono maggiormente votati all’instaurazione di relazioni e all’ottenimento di un maggiore coinvolgimento da parte dei clienti, pur non trascurando le eventuali conversioni in termini di vendite, prenotazioni, iscrizioni e download.
Come impostare una campagna pubblicitaria con Twitter Ads
Nonostante la piattaforma possa costituire una soluzione che raggiunge un pubblico di tipo “globale”, Twitter Ads può consentire anche alle aziende locali di raggiungere il target del suo territorio.
Vediamo pertanto come un’azienda locale può impostare una campagna pubblicitaria su Twitter passo per passo.
NB: anche per Twitter Ads le funzionalità elencate in questo articolo potrebbero differire da quanto sia effettivamente presente sulla piattaforma, poiché il Social Network potrebbe modificarne le funzionalità. Di questo mi scuso e prometto di aggiornare l’articolo qualora vi siano importanti modifiche. Ti ricordo che la strategia di impostazione di una campagna, comunque, rimane sempre la stessa.
Impostazione dell’obiettivo

Da non molto tempo Twitter ha introdotto una funzionalità simile a quella di Gestione Inserzioni di Facebook, e che in precedenza si chiamava “Selettore per campagne”, che consente di scegliere l’obiettivo pubblicitario da raggiungere, nel momento in cui si avvia una nuova campagna pubblicitaria. Ogni obiettivo ha funzionalità specifiche e differenti. Nel nostro caso di attività locale, gli obiettivi potrebbero essere “Clic verso il sito web o conversioni” o “Interazioni con i tweet”; io ho selezionato il primo tra i due.
Impostazione del budget

Selezionato l’obiettivo, verremo indirizzati alla scelta del nome della campagna, così come alle impostazioni del metodo di pagamento (se in precedenza non l’avevamo effettuato) e alla data di inizio e fine della stessa. Selezioneremo inoltre l’ammontare del nostro budget, che può essere giornaliero o totale; quest’ultima opzione tuttavia, è facoltativa, in quanto non è necessario indicare qual è il nostro budget complessivo. Possiamo comunque suggerire a Twitter che abbiamo a disposizione una determinata cifra e che non la deve superare. A mio parere, è utile se abbiamo dei vincoli di spesa e, di contro, non siamo in grado di/non vogliamo definire la data in cui terminerà la campagna.
Gruppo di annunci e strategia di offerta

Dopo aver settato nome, budget e date, creeremo il nostro primo gruppo di annunci, assegnandogli un nome e, come opzioni facoltative, scegliendo una data di inizio e fine, se non vogliamo che parta e finisca in concomitanza con l’inizio dell’intera campagna, e un budget dedicato per tale gruppo.
All’interno della stessa sezione potremmo scegliere la strategia di offerta con cui partecipare alle aste pubblicitarie per la pubblicazione degli annunci e controllare il nostro livello di spesa. Selezionare una determinata offerta e il suo valore costituiscono una scelta strategica da non sottovalutare, in quanto rappresenta il valore che noi diamo a quel determinato annuncio e/o prodotto/servizio sponsorizzato. Pertanto, l’offerta è condizionata dagli obiettivi di Marketing che ci siamo prefissati. Per gli obiettivi clic e conversioni, sono disponibili tre opzioni di offerta:
- offerta automatica, con cui lasciamo decidere a Twitter l’offerta pubblicitaria, ci consentirà di ottimizzare automaticamente i risultati in base all’obiettivo scelto al prezzo più basso possibile;
- costo target, in cui selezioneremo un valore target che rappresenta il costo medio giornaliero attorno cui la piattaforma dovrà attenersi per ottenere conversioni (consigliato per le campagne in cui il budget è crescente);
- offerta massima, in cui selezioneremo il valore massimo che Twitter non dovrà superare per ottenere più risultati possibili (nella maggioranza dei casi spenderemo meno di quanto abbiamo indicato).
Nel nostro caso, ho scelto di partire da un’offerta automatica: voglio infatti capire meglio quale sarà il costo per risultato con cui otterrò i risultati durante il prosieguo della campagna. In quel caso imposterò una delle altre due offerte manuali, a seconda anche del budget che avrò a disposizione.
Selezione del target
Nella schermata successiva definiremo il pubblico da raggiungere. L’azienda imposterà una serie di caratteristiche demografiche del target, come la sua località di riferimento (area metropolitana o provincia), la lingua (consiglio sempre di mettere “italiano”), il genere, l’età, ma anche alcune variabili tecnologiche quali la versione del sistema operativo, la piattaforma (Android, iOs, dispositivi fissi e portatili), il modello del dispositivo e l’operatore telefonico.

Potremo inoltre aggiungere una serie di caratteristiche che serviranno a segmentare ulteriormente il pubblico. Le opzioni di targeting disponibili sono diverse e possono essere combinate per ottenere un pubblico di riferimento più accurato:
- targeting per eventi, per raggiungere utenti interessati ad eventi di vario genere a portata globale o regionale (festività, sportivi, tendenze ricorrenti, conferenze, divertimento, politici);
- targeting per comportamenti, intesi come abitudini, intenzioni di acquisto e stili di vita delle persone;
- targeting per interessi, in base a delle categorie a cui gli utenti sono interessati;
- argomenti di conversazione, con cui, attraverso l’apposita barra di ricerca, possiamo inserire determinati argomenti twittati all’interno del Social Network;
- follower simili, per raggiungere gli utenti con interessi simili ad uno specifico account;
- targeting per parole chiave, per definire come target le ricerche o gli utenti che twittano usando le parole chiave inserite;
- film e programmi TV, per entrare in contatto con persone interessate a film e programmi televisivi.
Nel mio esempio ho combinato il targeting per parola chiave a quelli per argomenti, interessi e follower simili.

In aggiunta, possiamo raggiungere dei segmenti di pubblico personalizzati se abbiamo attivato il tag di misurazione del pubblico in fase di impostazione del gruppo di annunci; in questo modo potremmo raggiungere coloro che hanno già espresso un certo interesse nei nostri confronti attraverso il nostro sito web, la nostra app o una lista email in nostro possesso. Questi segmenti personalizzati comprendono le cosiddette Tailored Audience e i segmenti di pubblico flessibile, combinazioni di pubblico a partire da quelle “tailored”.
L’azienda locale inoltre specificherà se effettuare il retargeting degli utenti che hanno visualizzato i tweet precedenti, organici o sponsorizzati, o con cui hanno interagito, se ampliare il pubblico sulla base delle caratteristiche simili a quelle selezionate e se raggiungere i propri follower.
Selezione degli annunci e dei posizionamenti

Infine si passerà ad impostare l’annuncio. La campagna con obiettivo clic e conversioni consente di scegliere tra un tweet già esistente o, in alternativa, caricare una creatività display (immagine, video, gif) a cui aggiungere un indirizzo di destinazione. Nel mio caso ho selezionato uno dei miei tweet.

In più, nella sezione a lato possiamo scegliere la posizione in cui pubblicare l’annuncio: cronologia degli utenti, ovvero i tweet pubblicati nella Home Page, quelli delle pagine dei profili e nei dettagli dei tweet, risultati effettuati dalla barra di ricerca e la Twitter Audience Platform, un network simile all’Audience Network di Facebook costituito da app e siti web affiliati al Social Network.
Dopo avere completato la procedura di impostazione della campagna e avviato la stessa, si potrà procedere a creare nuovi gruppi di annunci come pure nuovi annunci per lo stesso gruppo.

Questo tweet sponsorizzato è stato effettuato da una società di trading online ed era rivolto al pubblico di Palermo e Catania, al fine di ottenere nuove iscrizioni ai loro seminari gratuiti. Probabilmente, l’obiettivo scelto era “Clic verso il sito web o conversioni”, con un targeting per parola chiave e interesse, e posizionamento “dettagli tweet”.
Conclusioni
Grazie a Twitter Ads le aziende possono entrare in contatto col proprio pubblico instaurando conversazioni di valore al fine di fidelizzarli al proprio brand. Non solo è possibile raggiungere le persone sulla base di interessi e argomenti, gli annunci si possono infatti indirizzare a determinate persone accomunate dallo stesso interesse, all’interno di un’area geografica specifica.
Sebbene impostare una campagna di per sé non sia poi così difficile, la selezione di alcuni parametri come budget, offerta e target vanno valutati in sede di pianificazione strategica, poiché si tratta di aspetti fondamentali per l’efficacia stessa della campagna. Ecco perché le aziende, anche quelle locali, si fanno assistere da consulenti esperti in materia di pubblicità online.
Prossimamente mi occuperò di come si può impostare una campagna pubblicitaria con il Social Network dei professionisti, ovvero LinkedIn Ads, utile soprattutto per le aziende locali che si rivolgono a clienti B2B.
Adesso tocca a te: se vuoi condividere le tue opinioni o la tua esperienza in merito a una campagna pubblicitaria effettuata con Twitter Ads, puoi commentare l’articolo più sotto.
Complimenti bella spiegazione
Grazie mille 🙂
Ciao Dario, sai che sto avendo molta difficoltà ad impostare una campagna TW? Intanto non mi stima il pubblico che ho profilato, e come seconda cosa sotto “creatività” non mi aggancia nessun tweet nè può essere richiamato…molto strano.
Ciao Matteo, che tipo di obiettivo pubblicitario e quale genere di pubblico hai impostato?